Quel lungo pompino al prete del mio paese

pompino al prete

Ora sto davvero molto meglio e la mia vita soprattutto con i ragazzi è tornata ad essere spontanea e senza nessun tipo di imbarazzo. Ma non avrei mai pensato che questo mio stato attuale doveva passare per un lungo pompino al prete del mio paese che mi ha , per così dire, confessato in un tiepido pomeriggio di fine maggio, in un modo particolare.

Ricordo ancora molto bene quel pomeriggio. Stavo malissimo da circa una settimana. Una ragazza come me, alle prime esperienze con i ragazzi, ma soprattutto con una educazione cristiana molto presente, mi aveva portato a considerare il sesso con i coetanei e soprattutto prima del matrimonio come un peccato.
Non sono mai stata una di quelle ragazze troiette che vanno con il primo che capita ed ho sempre sognato il principe azzurro.

Piangevo invece perché avevo conosciuto un ragazzo più grande. Sembrava essere quello giusto per me ma poi abbiamo finito per fare sesso occasionale e poi lui è sparito nel nulla come era arrivato. Il mio primo pompino è stato fatto a lui e mi sentivo davvero in colpa per quello che avevo fatto.

Ma come ho fatto un pompino al prete ?

Non sapevo con chi parlarne ed alla fine, scartata mia madre che mi avrebbe fatto un cazziatone incredibile, Ho deciso di confessare le mie colpe al nuovo parroco della chiesa del mio paese.

Lui è un uomo di 35 anni ed io ne ho 23. Brizzolato ma con un fisico pazzesco. Appena arrivato in paese e molto attivo nella nostra comunità. Mi sono sentita subito a mio agio con lui. Un modo di ascoltare ma soprattutto di consigliare molto deciso ma anche dolce. Insomma mi sono sentita davvero bene a raccontargli come lo avevo preso in bocca a quel ragazzo che poi era sparito nel nulla.

Mi ha assolta devo dire ma non prima di raccomandarmi di essere più sicura con i ragazzi e di scegliere nel modo giusto il mio ragazzo. L’assoluzione però ad una condizione. Avrei dovuto accettare un invito da parte sua a mangiare una pizza un sabato a mia scelta. Mi sorrise in un modo mentre mi invitava che mi lascio senza fiato. Non capivo perché ma ho subito pensato che avrei dovuto accettare quell’invito molto particolare.

Dopo la pizza sono andata nella sua canonica

Ed il nuovo prete ci sapeva fare molto bene con le parole. Sono rimasta molto affascinata dal suo modo di affrontare il concetto di peccato e di colpa. Fare sesso prima del matrimonio, abbandonarsi ad un uomo insomma, non era più un peccato come mi avevano insegnato da quando ero piccola.

Mi venne quindi naturale accettare il suo invito di andare in canonica da lui dopo la pizza. Un modo per approfondire certe cose che avevamo lasciato in asso. Ed io ci andai con lui e la situazione prese una piega davvero molto diversa da quella che avrai mai immaginato.

Io ragazza da scopare a casa di un parroco di provincia. Cosa ci facevo ? Me lo sono chiesta per un paio di secondi ma poi mi abbandonai completamente al suo fascino .

Sono scivolata ai suoi piedi. Lui nel frattempo si era abbassato i pantaloni ed aveva scorto il suo bel cazzo già tutto duro dalle mutande. A quella vista non ci ho capito più nulla. Ho iniziato a baciarlo tutto, a leccarlo ed a succhiarlo come non avevo mai fatto prima.
Mi sono messo il cazzo del prete in bocca ed ho iniziato a pomparlo con passione e molta voglia. E lo guardavo anche in faccia per vedere la sua espressione in quel momento.

Penso di avere fatto un pompino perfetto perché è venuto molto facilmente e soprattutto a lungo. Un fiume di sperma che mi ha letteralmente ricoperto il viso per poi scorrere come una cascata sulla maglietta e poi sulle cosce.
Mi ha confessato poi che non aveva un orgasmo da mesi e quel mio pompino gli aveva regalato un momento unico. Irripetibile però si è premurato a precisarmi. Non avremmo mai più avuto rapporti sessuali.

Ma quel pomeriggio di sesso con un prete mi rimarrà a lungo in mente. E devo dire che mi ha aiutata tantissimo nel superare certi moralismi che avevo da tantissimo tempo.